L’immaginazione può cambiarci la vita

L’immaginazione può accelerare il nostro percorso di crescita professionale e, in alcuni casi, può cambiarci la vita. Lo psicologo Edward De Bono, nel suo libro Il pensiero laterale, racconta una storia in grado di farci riflettere.

In un’epoca in cui chi non pagava i debiti poteva essere imprigionato, un mercante di Londra si trovava in difficoltà: doveva restituire una grossa somma di denaro ad un anziano e meschino usuraio, ma non disponeva del capitale per saldare il debito. Ecco, allora, che l’anziano usuraio, innamorato della giovane figlia del mercante, propose di annullare il debito in cambio della sua mano. Il mercante e la figlia rimasero inorriditi da tale proposta, ma il meschino usuraio non tornò sui suoi passi. Anzi, propose di affidare l’intera faccenda alla sorte: avrebbe messo in un sacchetto due sassi – uno bianco e uno nero – e la giovane fanciulla ne avrebbe estratto uno. Nel caso in cui fosse stato nero avrebbe dovuto sposare il mercante, nel caso in cui fosse stato bianco il debito, come per magia, si sarebbe annullato. Se, poi, il mercante si fosse rifiutato di “giocare” sarebbe stato denunciato e incarcerato. Ormai privo di speranze, il mercante acconsentì e l’anziano usuraio si chinò per prendere due sassolini. La fanciulla, tuttavia, si accorse che il meschino usuraio ne aveva raccolti due neri, obbligandola in quel modo a diventar sua moglie…

Proprio in questo momento l’immaginazione e il pensiero laterale entrarono in gioco, modificando completamente lo scenario…

Invitata a scegliere, la giovane estrasse un sasso, ma senza neanche guardarlo lo lasciò cadere a terra, dove questo si confuse con gli altri sassi presenti. Successivamente, scusandosi per la sua sbadataggine, invitò l’usuraio a guardare nella borsa: se fosse rimasto il sasso nero allora quello estratto dalla ragazza sarebbe stato il bianco, nel caso invece fosse rimasto quello bianco, quello estratto sarebbe stato quello nero. Avendone inizialmente raccolti due neri, l’usuraio non poté che trovare nel sacchetto un sasso nero e, in questo modo, fu costretto ad ammettere che la ragazza ne aveva estratto uno bianco. Attraverso il pensiero laterale la ragazza era riuscita, così, ad evitate il matrimonio con il meschino usuraio e a salvare il padre dalla prigione.

E voi, se foste stati la fanciulla della storia, che soluzione alternativa avreste trovato?

 

Riferimenti

D’Isa L.: Psicologia, Hoepli, Milano, 2008.
D’Isa L., Foschini F.: I percorsi della mente, Hoepli, Milano, 2008.
De Bono E.: Il pensiero laterale, Bur, Milano, 2005.

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